Scrivo i miei buoni propositi del 2018 sebbene mi fossi precedentemente proposta di scrivere un articolo di fine anno con tutti i migliori momenti del 2017, ma il tempo non c’è stato. Sono successe e cambiate tante cose e la transizione verso il 2018 è stata un vero e proprio cambiamento. Il primo gennaio mi ha vista volare in Italia dopo essermi licenziata dal mio lavoro in Selfridges a Londra un mese prima. Mi è servito tanto coraggio ma, più di tutto, mi è servito farlo e basta.
Il primo buon proposito del 2018 è investire il mio tempo lavorativo nella cosa che amo fare di più: il mio lavoro vero, quello di fashion editor. Chi di voi ha seguito le mie avventure nel 2017, sa che sono state tante le esperienze fatte: British VOGUE, Harper’s Bazaar, Grazia UK, Heat Magazine, House & Garden, BRIDES. E adesso, oltre ad avere una pelle dura e tanta esperienza alle spalle, sono ufficialmente una giornalista di moda freelance di ELLE.it, progetto a cui voglio destinare le mie energie affinché voi possiate leggere sempre news interessanti e fresche su una piattaforma di prestigio nazionale.
Il secondo buon proposito del 2018 è investire il mio tempo accanto alle persone che amo: la mia famiglia, il mio fidanzato, il mio cane, le mie amiche. E quindi eccomi qui, mentre vi scrivo dalla mia stanza nella casa di Salerno. Prima di tornare a Londra per la fashion week di febbraio (terzo buon proposito del 2018, non vedo l’ora!), ho intenzione di trascorrere questo mese accanto alle persone che amo. Perché potrete andare ovunque voi vogliate nella vita, ma ricordate sempre che le vostre origini e le vostre radici saranno sempre indelebili e non possono – ne devono – essere trascurate.
Proprio parlando di radici e origini e di buoni propositi per il 2018, oggi ho scattato per divertimento queste fotografie nel quartiere di Salerno dove vivo: la ZO, la zona orientale di Salerno che, se ve lo starete chiedendo, è periferica. Più buffo d’ogni cosa è stato posare davanti alla fotocamera professionale di mio padre che, sì, è fotografo (e si è sempre lamentato del fatto che io non mi lasci scattare abbastanza foto!). L’intento di questo servizio fotografico è stato riportare un po’ del mio stile estroso nel quartiere dove sono cresciuta, quello dove sin da piccola sono sempre stata incompresa e un po’ giudicata dagli sconosciuti per il mio stile fuori dagli schemi. Succede così nelle piccole città ma ci farete l’abitudine e non ve ne fregherà nulla, ve lo posso assicurare. Tanto, chi ha la testa sulle spalle diventa comunque chi vuole diventare e a me è successo così: sono diventata la fashion editor che volevo diventare. Le foto che vedrete di seguito (che ho voluto scattare specialmente per il nuovo gubbino di jeans Zara regalatomi dal mio fidanzato) raccontano di “Una ragazza di periferia” che torna nella sua città dopo aver vissuto in una grande metropoli. Il bello della mia città, Salerno, non è solo nei posti chic nati da alcuni anni a questa parte ma anche nelle realtà underground che la caratterizzano. Di Salerno, io non rinnego nulla. Perché è da questa realtà che vengo, è da questa che sono partita per andare alla scoperta del mondo e crescere e farmi strada nel duro mondo del giornalismo di moda… è da questa realtà che io mi sono costruita, da sola, senza mai chiedere l’aiuto di nessuno.
Indosso…
Jeans: Vintage LEVIS trovati al Portobello Market di Londra
Giubbino di Jeans: Zara UK (regalo del mio ragazzo <3 )
Stivaletti: Zara UK