E finalmente ci siamo! Dopo avervi annunciato l’inizio di questo percorso di Re-Visioni nell’arte riproposto attraverso i lavori di Francesca Ragone, lookmaker, consulente di immagine fondatrice del progetto Beyouty, diamo finalmente inizio al primo appuntamento: “Marcella“, dipinto tra il 1909 e il 1910.
L’opera originale di Ernst Ludwig Kirchner diventa qui pretesto per trasmettere un nuovo messaggio: cosa significa essere vittima della consapevolezza e la presunzione di essere già donna? Questa è la domanda cui apre strada il massimo esponente dell’Espressionismo tedesco e fondatore del movimento artistico “Die Brucke” , ovvero “Il Ponte”. Il richiamo a Munch – autore del quadro “L’Urlo” e massimo rappresentante dell’Espressionismo europeo – è immediato: l’opera ricorda infatti il capolavoro di Munch “Pubertà”. “Per Kirchner, spiega il critico d’arte Fabio Avella – Marcella è una giovane donna consapevole del suo dramma, non più esistenziale, ma pratico, quotidiano. Ormai è il prodotto del progresso, è il frutto della metropoli, non solo prostituta ma anche donna borghese: è l’espressione della precaria situazione dell’essere umano, non più legato in maniera ideale ai valori, ma partecipe reale delle bassezze, dei vizi e delle tragedie del suo esistere”.
Ecco allora che la revisione d’arte della lookmaker Francesca Ragone attraversa il passato storico facendosi carico non solo di make-up e styling ma anche della consapevolezza di cosa significhi essere donna oggi rispetto ad allora. Cosa significa vivere da donne libere ed emancipate nell’era odierna? A voi la risposta, l’osservazione di questo lavoro vi guiderà.
Molto interessante e curiosa questa reinterpretazione artistica. Complimenti alla look maker Francesca Ragone.
Alla prossima reinterpretazione