Comunità, condivisione, felicità. Che profumo quello che si respirava a Milano, all’interno del temporary showroom in occasione della giornata di Etsy Italia dal titolo “Il gusto del fatto a mano”. Non parlo solo delle inebrianti sensazioni, veramente fantastiche, provenienti dalle varie tipologie di prodotti presenti nella location situata negli spazi di Fioraio Bianchi Caffè. Intendo proprio un profumo di famiglia. Perché probabilmente Etsy è questo, è famiglia.
Vi starete chiedendo: “Etsy, il marketplace globale dedicato alla creatività?”. Si, proprio loro. Questo particolare mondo web, fatto di coraggio, di artigiani, di voglia di farcela e resilienza, è riuscito, in un’afosa giornata meneghina di inizio luglio, a raccontare uno spicchio di realtà che merita, oggi più che mai, di essere sottolinato, evidenziato, scritto a caratteri cubitali. Così, con l’hashtag Etsy Esperience e grazie alla collaborazione di alcuni venditori italiani, Etsy si è presentato per la prima volta nel bel paese con il lancio di una nuova campagna social.
Accompagnata da un buon calice di vino bianco e dalla gentilezza di Anja, mi sono a poco a poco addentrata in un modo che, a tratti, sembrava parallelo a quello esterno, fatto di rumori, di tram, auto e velocità. Ho ascoltato le storie dei tanti artigiani presenti, e me ne sono innamorata. Di ognuno di loro ho portato a casa qualcosa, di cui sicuramente farò tesoro: la capacità di trovare la propria strada da un chicco di caffè, la voglia di cambiare, di mettersi in gioco, di trasferirsi, di resistere con il made in Italy anche quando tutto il mondo ti dice che non c’è più speranza.
Piccoli tavolini che racchiudevano un intero stile di vita, dettagli che hanno reso la location perfetta. La giornata ha visto in mostra più di cento opere uniche, dai vestiti, agli accessori, dagli articoli per la casa agli oggetti di design più sofisticato, tutti prodotti che normalmente si possono trovare in vendita sulla piattaforma internazionale.
La peculiarità di Etsy è che, anche se nativa digitale, offre sempre un rapporto umano. Quello non deve mai mancare. E si è visto, era percepito, sia tra i clienti che tra gli artigiani stessi. Creazione e vendita vanno, con Etsy, di pari passo. Disponibili, inoltre, tutte le informazioni sulla provenienza delle materie prime e sul processo prosuttivo, favorendo così un’economia responsabile e sostenibile.
Come se non mi fossi già sentita parte della famiglia, Etsy mi ha fatto scoprire di essere davvero a casa, anche in termini logistici, grazie alla conoscenza di Marta e Tommaso, di El Mato bags and accessories, con sede e laboratorio a Desenzano del Garda. Proveniente da Bergamo, invece le creazioni in ceramica di Luca Pedone di Claylabceramics. Passando poi per Victoria Semykina, pittrice russa trasferita in Italia che realizza dipinti ispirati a mondi onirici e mitologici. A stretto contatto con la natura, vi è poi Mimiwildbotanicals, che crea profumatissime candele ecologiche in tazza da thè. Stupefacenti, poi, gli artwork di Giulia Bernardelli, in arte Bernulia, che crea opere effimere con quanto trova in natura e in cucina. L’idea, ha racconato, le è nata mentre preparava il caffè. Una sequenza di scatti immaginari, quasi. La polvere caduta e la scintilla di fare un disegno. Quasi come una magia.
Assieme ad altri volti noti della visual art, il fumettista Ale Giorgini, l’illustratrice Virgola e il disegnatore e fantasy researcher Diego Cusano, Bernulia è tra i quattro artisti-influencer scelti da Etsy per la nuova campagna social che partirà questo mese. Che dire di più? Con quasi 2 milioni di venditori e 35 milioni di acquirenti in tutto il mondo, io, in questa giornata, mi ci sono trovata immersa, pensierosa, sognatrice e in piena condivisione con la mission proposta, pronta a diventare un’ attenta sostenitrice delle attività Etsy.