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6Feb

Come riconoscere il vero vintage dal falso

Posted by: Federica Caiazzo

Dopo avervi fatto vedere il mio ultimo acquisto londinese sulla mia pagina Facebook ufficiale, mi avete confermato il desiderio di saperne di più su come riconoscere un vero pezzo vintage da un falso. Eccomi qui sul blog per risolvere ogni dubbio o, meglio ancora, cercare di risolverli. Distinguere il vero vintage dal falso non è semplice, è una cosa che solo chi è dentro al mestiere da anni ed anni può fare ad occhi chiusi attraverso autenticazioni fatte a dovere. Quanto a me, che sono solo un’appassionata di moda e costume, cerco più che altro di andarmene per una serie di regole e una logica ben specifica.

Innanzitutto, voglio mostrarvi il mio acquisto: cintura vintage di Louis Vuitton, trovata per caso in un negozio di Londra che dall’aspetto esterno non ci avrei scommesso un euro. E invece, lei era lì dentro una vetrinata tra le cose “un po’ più preziose” vecchie di anni e anni. Aspettava soltanto me forse? Vediamo allora come distinguere il vintage dal falso in piccoli step.

1. Di che è materiale è fatto?

La prima domanda che mi pongo sempre nell’autenticazione di un pezzo vintage è: di che materiale è fatto? Se si tratta di vero vintage e vi aspettate quindi un prodotto in pelle, sia essa una cintura o una borsa, verificate che non sia in plastica. Vi consiglio di aiutarvi con l’olfatto: anche nell’acquisto di questa cintura mi sono permessa di annusarla più di una volta, sotto lo sguardo stranito delle persone circostanti. 😀 Attenzione però: esistono in giro falsi d’autore realizzati in pelle! Bisognerà quindi procedere secondo le regole successive.

2. Presenta asimmetrie?

Ogni borsa o cintura vintage che appartenga a un’importante casa di moda è stata realizzata per mano di qualcuno che sapeva esattamente cosa fare e come farlo. Dunque le asimmetrie non sono concesse. Quando provate a distinguere il vero vintage dal falso cercate sempre di capire se il prodotto che avete in mano è simmetrico. Controllate tutto: dimensioni (informatevi sulle dimensioni orientative che quel determinato pezzo dovrebbe rispettare e assicuratevi che non siano sballate tra una parte e l’altra!), cuciture (che non abbiano imperfezioni) ed osservate bene anche l’interno della borsa.

3. Il logo e i dettagli

Nel caso specifico di Louis Vuitton non si può non soffermarsi ad osservare il logo (è così ripetitivo!). Deve essere altrettanto simmetrico, ripetuto sempre allo stesso modo. Se avete seri dubbi sull’autenticazione del vostro pezzo vintage, controllate allora ogni singolo logo. Controllate anche i dettagli, scritte aggiuntive, insomma qualsiasi cosa che possa mettervi la pulce nell’orecchio.

4. Conoscere la storia!

Non è facile autenticare pezzi vintage perché nel corso del tempo le case di moda hanno cambiato i dettagli dei propri prodotti. Un esempio? Fino ai primi anni 2000, le etichette negli interni delle borse Balenciaga presentavano un underscore (Balenciaga_Paris). Oggi l’underscore è stato sostituito da un punto (Balenciaga.Paris). Ciò non significa quindi che una borsa Balenciaga_Paris sia falsa e non un vintage, anzi! Oppure: c’è stato un tempo in cui le borse Chanel non avevano il numero seriale! Quindi non si può decretare la falsità di una borsa Chanel vintage senza conoscerne prima la storia. Nel caso delle cinture di Louis Vuitton, la dicitura per il retro è – oltre a Louis Vuitton Paris – Made in Spain (sì, vengono prodotte in Spagna!). Ma anche qui si può cadere in inganno: le cinture Louis Vuitton del passato sono state prodotte anche negli USA (tramite sistema di licenza) e in Francia.

Amici, spero che con queste quattro piccole regole vi abbia aiutato a spianare la strada per diventare piccoli autenticatori di vintage! Lo so, non è semplice, io stessa mi aiuto di tanto in tanto con letture e tutorial, in rete ce ne sono tanti di affidabili perciò non smettete mai in informarvi! E se tu che stai leggendo hai consigli validi da darmi per i miei futuri acquisti vintage, per favore, sentiti libero di lasciarmi un commento! <3

 

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Federica. Una ‘nomade digitale’, fashion editor, blogger, scrittrice compulsiva e viaggiatrice insaziabile!

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